Una vacanza in Puglia, per chi volesse spingersi fino a sud nel Salento, non può assolutamente non mancare una visita a Porto Selvaggio, per il suo mare, il suo impatto visivo immenso, la sua tranquillità. Ecco cosa potete fare e vedere a Porto Selvaggio, una meta dell’estate del Salento, ma che io suggerisco di vedere anche nelle altre stagioni.

Dove si trova Porto Selvaggio

Porto Selvaggio si trova nel comune di Nardò, provincia di Lecce. Si tratta di circa 1.000 ettari di parco (Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, io vi parlerò in questo articolo soltanto della zona di Porto Selvaggio, la Palude del Capitano merita un articolo a parte). E’ un area naturale protetta della Regione Puglia istituita nel 2006. Si trova lungo la costa tra Porto Cesareo e Gallipoli, circa a metà strada più o meno. Si trova a ridosso di Santa Caterina, ciò che la divide è la Torre dell’Alto.

Che cosa vedere nella zona

Vi consiglio due località: la Baia di Porto Selvaggio e la Baia di Uluzzo. Fermatevi in entrambe le zone, sostate, fate un bagno nel mare, potete fare anche dei tuffi se li sapete fare, nuotate e ammirate il paesaggio.

Baia di Porto Selvaggio

A circa 1 km da Santa Caterina, direzione Porto Cesareo, si arriva a Villa Tafuro, dove c’è uno degli ingressi al Parco. Seguite il sentiero che in una ventina di minuti di camminata nella pineta vi porterà alla Baia di Porto Selvaggio. La Baia è bellissima: piccola, non troverete sabbia, bensì una baietta con sassolini e poi scogliera.

Alla vostra sinistra vedrete la Torre dell’Alto, mentre a destra potete seguire i sentieri e scoprire la zona. Ci sono alcuni posti nei quali è possibile fare dei tuffi da piccole altezze. Tenete presente che l’acqua è poco profonda nei pressi della caletta della baia, mentre per il resto è abbastanza profonda fin dal primo impatto.

Baia di Uluzzo

Proseguendo verso nord lungo la litoranea Santa Caterina – Porto Cesareo, arriverete al punto più bello della costa salentina che si affaccia sullo Ionio: la Baia di Uluzzo. Parcheggiate la macchina da qualche parte, magari nei pressi del Fico d’India, il locale che gode della visuale più affascinante della zona (prendete anche un drink, giacchè ci siete).

Questa baia è molto meno accessibile della precedente, è più impervia, dovete impegnarvi un po’ di più perchè la pendenza è maggiore. Scendete giù seguendo alcuni sentieri, siamo quasi a livello di trekking, non per chi è a livello principiante, ma diciamo per un livello medio. Qui è possibile fare dei tuffi da altezze ragguardevoli, c’è chi li fa.

Un consiglio è quello di vedere il tramonto in agosto, il sole che tramonta alle spalle della Torre Uluzzo: fantastico! Sulla strada noterete, oltre alle rovine della Torre Uluzzo, anche una tipica costruzione salentina, fatta tutta a secco: lu furniedhru (solitamente chiamati anche truddhri, pajare o pagghiare). Maggiori informazioni qui. Inoltre, la baia di Uluzzo è una delle località più importanti nel Salento per quanto riguarda l’archeologia preistorica.

Le principali grotte e fonti di ritrovamenti della baia sono la grotta del Cavallo, che con i suoi otto metri di spessore di sedimenti documenta oltre 120 mila anni si storia, la grotta di Uluzzo, ubicata al di sotto della torre omonima, e la grotta Cosma.

Altro da sapere su Porto Selvaggio

La grotta del Cavallo: la grotta ha restituito numerosi reperti legati all’Uomo di Neanderthal (resti macellati di animali, da cui il nome della grotta, manufatti di pietra, ecc.); nella grotta sono state rinvenute le testimonianze di una cultura, l’Uluzziano.

Serra Cicora: l’importanza archeologica di Serra Cicora consiste nella presenza di una frequentazione del primo neolotico a ceramica impressa, seguita da uno stanziamento di neolitico recente – finale a ceramica Serra d’Alto e Diana. A quest’ultimo (V millennio a.C.) si deve l’impianto di una vera e propria necropoli che ha restituito finora circa venti individui, alcuni dei quali in strutture megalitiche che anticipano una tipologia ritenuta fino a ieri molto più recente.

Come raggiungere Porto Selvaggio

– Per chi proviene da Porto Cesareo, seguire le indicazioni per S.Isidoro e percorrere la litoranea (SP 286) in direzione Nardò: si incontrano nell’ordine la palude del Capitano, poi la Baia di Uluzzo e la pineta di Porto Selvaggio.

– Per chi proviene da Gallipoli, seguire le indicazioni per S.Caterina e poi per la litoranea Nardò – S.Isidoro – Porto Cesareo (SP 286).

– Per chi proviene da Lecce, arrivati a Nardò, prendere la strada per S.Caterina e seguire le indicazioni per la litoranea Nardò – S. Isidoro – Porto Cesareo (SP 286).
– Per chi ha il navigatore, queste sono le coordinate della Masseria di Torre Nova: N 40° 10′ 13,54″ – E 17° 57′ 27,83″

Se ci siete stati o ci andrete, fatemi sapere le vostre emozioni …

Per avere maggiori informazioni, vi suggerisco di navigare il sito del parco

Foto 1 | bizzo_65
Foto 2 | Kato Salento, Stefano Cacciatore
Foto 3 | bizzo_65
Foto 4 | fulham phil