Santa Cesarea Terme è una stazione termale in Puglia, più precisamente nel Salento, situata in prossimità del canale di Otranto. Le acque termali di Santa Cesarea provengono da 4 fonti distinte, posizionate in delle grotte che comunicano con il mare; i nomi delle cavità, particolarmente suggestivi, sono: Solfatara, Fetida, Gattulla e Sulfurea. Le acque che da esse sgorgano sono di tipo salso/ bromo/ solfuree/ iodiche/ fluorurate e presentano una temperatura di circa 30°C, che viene poi innalzata di 6/7 gradi per poter essere utilizzata per le cure termali. La natura di queste acque termali permette dei trattamenti specificatamente orientati alle terapie delle malattie respiratorie e dell’epidermide; in congiunzione con i fanghi poi trovano particolare efficacia nella cura di artriti, nel trattamento post traumatico e nel decorso post-operatorio. Anche se l’effetto benefico delle acque termali era conosciuto fin dall’antichità, un approccio scientifico e metodico, e anche turistico, delle terme di Santa Cesarea ebbe luogo solo a partire dal Novecento, quando venne aperto al pubblico lo stabilimento termale Gattulla (dal nome di una delle 4 grotte). Oggi l’economia del paese si fonda prevalentemente sul turismo termale, che viene sfruttato in modo strutturato non insistendo solo sulle proprietà terapeutiche delle fonti ma anche sfruttandone gli effetti sulla cura dell’aspetto estetico, che sono alla base dell’offerta del centro di medicina estetica recentemente a disposizione degli ospiti.

Un po’ di storia
Sebbene fossero presenti nella zona dei nuclei abitati fin dall’antichità, un insediamento stabile e ben frequentato si sviluppò molto tardi, a causa del territorio particolarmente impervio che rendeva difficile raggiungere la zona in cui oggi si trova Santa Cesarea Terme. Questa difficoltà, unita all’invasione del Salento da parte dei Turchi a metà 1400, che presero Otranto e distrussero tutto ciò che trovarono sul proprio cammino, rese di fatto disabitata la zona fino all’Ottocento, quando venne costruita una strada di accesso alla zona. Ciò diede il via non solo al ripopolamento della cittadina, che assunse il nome attuale nel 1929, ma segnò anche l’inizio del turismo termale di Santa Cesarea.

Cosa vedere a Santa Cesarea Terme
A livello architettonico la cittadina presenta diversi edifici degni di nota che meritano una visita. A livello civile, di particolare interesse sono le ville presenti nella cittadina. La Villa Sticchi, costruita poco prima del Novecento, è un esempio molto importante di stile moresco (stile sviluppato dai musulmani africani tra il 1000 ed il 1400). La Villa Raffaella è di un periodo leggermente precedente, costruita nella metà dell’Ottocento per la baronessa Raffaella Lubelli, ed attualmente adibita a struttura ricettiva per il turismo. Si deve infine ricordare il Palazzo Miramare (o Tamborino), posizionato sulla scogliera e dotato di accesso riservato al mare. A livello militare sono interessanti le diverse torri di avvistamento costruite per la difesa dalle minacce provenienti dal mare: nei dintorni di Santa Cesarea ve ne sono quattro, capaci di comunicare tra di loro e verso l’interno per una tempestiva segnalazione di eventuali invasori. Maggiori informazioni su cosa fare e vedere a Santa Cesarea Terme cliccando qui

Pierpaolo Rosin
Responsabile del Dipartimento Software dell’azienda in cui è impiegato, nel tempo libero cura un sito dedicato al mondo delle terme. Suona il trombone a tiro e ama ascoltare musica, di qualsiasi genere.