On the road sulla strada per Porto Cesareo per visionare le case vacanze che sto selezionando per il 2011, delle quali potete leggere di più cliccando qui, mi sono imbattutto in una scena che in questi giorni è abbastanza frequente nella mia zona: i fuochi in mezzo agli ulivi. Più o meno, dal video precedente potete farvi un’idea di cosa si tratta.

Questi fuochi fanno un sacco di fumo che invade la strada, un fumo denso che poi diventa come una nebbiolina man mano che si disperde nell’aria. E’ un fenomeno che affonda le sue radici nella cultura contadina e secolare della zona, secolare come gli ulivi che la accompagnano. Si tratta di bruciare rami di ulivi da potatura, fogliame d’ulivo, insomma: tutto ciò che si ha dalla pulizia dell’ulivo e delle olive. Creano un odore unico nel suo genere, saprei riconoscerlo al primo naso!

Mentre andavo in direzione Porto Cesareo mi sono trovato nel suo mezzo e ho pensato subito al mio amico, che prima o poi andò a trovare per fare un video culinario insieme, Silvestro Silvestori della Awaiting Table Cookery School, una delle scuole di cucina più rinomate della città di Lecce. Vi suggerisco di seguirlo anche sul suo blog, Silvestro’s Salento. Ho pensato a lui perchè tempo fa pubblicò un bel set fotografico su questo argomento, set fotografico dal quale ho tratto la fotografia presenta in questo post. E mi sono fermato per farvi vedere la situazione più dal vivo con questo video.

Per chi ama fare passeggiate in bici nella campagna salentina, questa è una storia che potete incontrare in questo periodo, un bel retagio di cultura contadina: campi sterminati di alberi di ulivo, giornate ancora belle (sì, il video l’ho girato il 18 novembre e la giornata era davvero bella, come si nota anche dalle riprese) e l’odore dell’ulivo bruciato di tanto in tanto.