L’oasi più bella in Italia per fare birdwatching è Le Cesine, in Puglia. Lo dice EBN Italia, l’associazione nazionale che si dedica alla promozione dell’attività di osservazione degli uccelli che ha svolto una votazione nella quale ben 500 voti su 650 si sono indirizzati a questa riserva naturale. Allora, penso sia il caso di parlarvene un po’ di più.

La riserva naturale Le Cesine è una Oasi del Wwf, grande 380 ettari: una zona paludosa che è rimasta intatta sia alle bonifiche sia alle costruzioni in riva al mare. Si trova a sud di San Cataldo, la marina dei leccesi: dune, aree palustri, canali di bonifica, bosco misto e macchia mediterranea. La cosa che la rende unica è che la zona si trova proprio lungo una delle principali rotte migratorie che attraversano la nostra penisola. Prima di arrivare agli uccelli che potete vedere nell’oasi, vi racconto un po’ di storia.

Storia delle Cesine

Per secoli la zona è stata palude, ma ben più grande di quanto è adesso. La palude si estendeva da Brindisi fino a Otranto ed era considerata come un ambiente malsano dai contadini locali, soprattutto per la presenza delle zanzare. Alla fine dell’800 si comincia a parlare di una bonifica della zona per renderla coltivabile, lavoro che fu fatto grazie alla costruzione di canali e l’impianto di alberi che avevano il compito di assorbire l’acqua rimasta. Poi ci fu la Riforma Fondiaria dei primi anni cinquanta che ridisegnò la proprietà dell’area: alla Regione Puglia vennero affidati circa 350 ettari di terreni, altri 300 furono frazionati e destinati a coloro che bonificarono Le Cesine.

Da questi anni sino ai primi anni 70 l’area di proprietà regionale fu concessa in gestione a una associazione di cacciatori. Con il crescere della coscienza ambientalista e della consapevolezza dell’importanza della conservazione e della salvaguardia di zone come Le Cesine, dopo una terribile mattanza di circa 5000 animali, si cominciò a lavorare per l’istituzione della riserva naturale.

Ecco che nel 1971 a a Ramsar, in Iran, i 350 ettari di proprietà regionale ed i 300 ettari di privati a Le Cesine vennero riconosciuti Zona Umida di Interesse internazionale. Dopo la ratifica di Ramsar in Italia (1977) comincia il lavoro incessante di sensibilizzazione che il WWF Italia e il Corpo Forestale dello Stato svolsero per far si che si riconoscesse all’area una tutela maggiore.

La Fauna: Oltre 200 specie di uccelli!
In inverno nei pantani le anatre e altri uccelli acquatici Codoni (Anas acuta), Mestoloni (Anas clypeata), Alzavole (Anas crecca), Fischioni (Anas penelope), Moriglioni (Aythya ferina), Morette (Aythya fuligula), Volpoche (Tadorna tadorna) trovano un sicuro riparo, anche se non mancano le occasioni di incontrare specie rare ed elusive anche negli altri ambienti. I birdwatchers possono spesso ammirare anche l’Aquila minore (Hieraaetus pennatus). In primavera e autunno le migrazioni tra Africa e Europa sono il pretesto per i visitatori per ammirare le spettacolari evoluzioni dei rapaci Albanelle minori (Circus pygargus), Falchi di palude (Circus aeroginosus), le rare Albanelle pallide (Circus macrorus), gruppi di Grillai (Falco naumanni) e Falchi cuculo (Falco vespertinus). Tra le rarità nidificano ben due coppie di Fistione turco (Netta rufina) mentre i tratti di bosco sono popolati da fringuelli, cinciarelle, cinciallegre, occhiocotti e usignoli, i veri sovrani assoluti. Fra i canneti le specie nidificanti come la folaga, il tuffetto e il germano reale approfittano della tranquillità del luogo per allevare i propri piccoli e le dune offrono altrettanta pace a Fratini (Charadrius alexandrinus) e Fraticelli (Sterna albifrons). I tanti bird-watchers che frequentano questi posti incantati possono ammirare anche il Pellicano bianco (Pelecanus onocrotalus), il Gabbiano corso (Larus audouinii), ma anche la curiosa presenza del Vescovo dorato (Euplectes afer), specie esotica che ormai nidifica ogni anno. Tutte le informazioni sulla riserva le trovate qui.

Fonti dell’articolo | WWF, Corriere della Sera

Foto 1 | Massimo Tolardo, la foto è questa, mentre per vedere tutte le sue fotografie cliccate qui
Foto 2 | Alessandro Signore, il suo sito internet è www.alessephotographer.com
Foto 3 | La foto è di laku_u