Ancora non ve ne avevo parlato del purè di fave, quello che secondo me si contende lo scettro della cucina povera pugliese insieme alle orecchiette con le cime di rapa. Vi propongo la mia ricetta, quella della mia zona, poi più in là vi farò vedere anche le altre numerose varianti di come cucinare questo piatto. La ricetta che segue, una delle mie preferite, è quella classica: il purè di fave con verdura. Dovete sapere che il purè di fave si abbina sempre a una verdura, io vi suggerisco le cicorie di campagna, nella mia ricetta capirete perchè.

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Ingredienti per il purè di fave
Fave secche | Cicorie | Olio extravergine di oliva | Sale

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Preparazione del purè di fave
Mettete a bagno le fave la sera prima, nel caso in cui dobbiate cucinare il purè per il pranzo del giorno dopo. La mattina seguente, pulite le fave nell’acqua e mettetele in una pentola alta insieme ad acqua per la cottura. Non ho volutamente detto la quantità di fave da utilizzare, fate voi. L’importante è che le fave vengano ricoperte tutte di acqua e ne rimanga ancora un po’. Cuocete a fuoco lento. Non appena l’acqua comincerà a bollire, noterete che si formerà una patina di schiuma, toglietela e salate. Cuocete per 2 ore, anche per 2 ore e mezza. Non girate mai le fave in questa fase, se nel caso vi rendete conto che l’acqua è poca, aggiungetene un po’. Lasciate cuocere a fuoco lento e controllate di tanto in tanto.

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A parte, lavate e lessate la verdura. Come dicevo prima, vi suggerisco le cicorie di campagna, quelle selvatiche. Nella mia zona se ne trovano, se non potete procurarvele utilizzate le cicorie allevate. Questa tipologia di verdura è, secondo me, ideale perchè la sua leggera amarezza compensa la leggera dolcezza della fava in purè. Potete utilizzare, in ogni caso, anche altre tipologie di verdura, tuttavia vi sconsiglio le cime di rape: non ci legano proprio. Quando le fave in pentola sono diventate dense, un purè appunto, giratele con un mestolo di legno e aggiungete l’olio extravergine di oliva. Il purè è pronto, ma se volete “raffinarlo” un pochino, frullatelo con un frullatore a immersione. La tradizione vuole che il preparato si presenti in due piatti separati: uno per il purè di fave, l’altro per la verdura. Io preferisco, invece, presentare tutto in un piatto più grande, questione di gusti, il palato non cambia 😉

Riuscite a trovarmi un’altra ricetta che con appena 4 ingredienti riesce ad esprimere tanto gusto?