Sono capitato a Strudà, paesino di 1.600 persone circa, vicino Lecce, per lavoro: un sopralluogo a una vecchia casa a corte in vendita, da ristrutturare, nel cuore della piazza principale. Il mio lavoro comincia a piacermi sempre più, mi porta a conoscere paesini fantastici, piccolissimi, sperduti. Affascinanti. Dopotutto, il Salento è fatto così: centinaia di paesini piccolissimi, molto simili, luminosi. In alcuni casi sembra di essere arrivati in un altro tempo. E ovviamente, mi prendo sempre quella mezz’oretta libera per fare un giro fotografico della zona, cosa che ho fatto anche con Strudà.

Strudà la trovate a 11 chilometri da Lecce e altrettanti più o meno dal mare delle Cesine e di San Foca. Cosa ancora più importante, si trova ad appena 2,5 chilometri da Acaya che con il suo Castello rappresenta uno degli esempi più belli di Rocca rinascimentale in tutta la Puglia. Nelle immediate vicinanze si trova anche l’Acaya Golf Club del DoubleTree Hilton, per gli amanti del genere. Ma ritorniamo a noi. La casa a corte in vendita che ho visto si trova proprio sulla piazza centrale Vittorio Veneto nella quale è predominante il Palazzo Baronale dei Saraceno, un palazzo che lo stesso proprietario della casa a corte, mi ha detto che è stato appena acquistato da un signore per restaurarlo. Il palazzo è davvero notevole, grandissimo e immagino già la sua bellezza non appena saranno terminati i lavori.

Dicevo, mi sono perso per le stradine di Strudà per imbattermi in una chiesa, la chiesa di Santa Maria della Neve, la chiesa principale del paese che stranamente non si trova nella piazza centrale come dovrebbe essere di norma. Copio e inollo quanto c’è scritto nel punto informativo della chiesa:

La chiesa è dedicata a S. Maria della Neve. L’interno, a una navata, fa sfoggio di quattro altari in pietra leccese, dedicati alla Madonna di Costantinopoli, alla Madonna della Neve, alla Modanna del Rosario e a S. Francesco di Paola (quest’ultimo contenente lo stemma del Marchese Saraceno). Il suo impianto originale risale agli anni intorno al 1200. Successivamente fu costruito il tetto a volta “leccese”. Dell’edificio originario sono rimasti esclusivamente i muri perimetrali, la porta laterale e alcuni altari. Sul portale è visibile la stauta di Maria SS. della Neve, che in passato era posta al di sopra di un pozzo situato nella vicina piazza del paese. Nelle nicchie laterali sono visibili le statue degli apostoli Pietro e Paolo. Il campanile si erge sulla parte sinistra della costruzione.

Ovviamente, mi chiedo come mai possa essere stata costruita una chiesa a S. Maria della Neve in Salento … La mia passeggiata è continuata, ho trovato un’altra chiesetta e scattato delle fotografie che metto di seguito.

La mia scoperta più grande però è stato il numero di B&B nei dintorni. Dal sito ufficiale scopro che ce ne sono più di 15, cliccate qui. Sintomo che la zona è davvero turistica grazie alla vicinanza del mare e della città di Lecce. Turistica sì, eppure a Strudà sembra davvero di stare nella tranquilla campagna salentina!